In Veneto i rospi rischiano la morte per amore. Le precipitazioni e l'aumento delle temperature hanno dato il via, in anticipo rispetto allo scorso anno, al risveglio dal letargo e alla migrazione dei rospi e di molte altre specie di anfibi che, nel tentativo di raggiungere l'anima gemella, finiscono schiacciati sotto le ruote degli inconsapevoli automobilisti. A lanciare il grido d'allarme sono gli ambientalisti della Lac.Migliaia di questi piccoli animaletti, sottolineano gli animalisti, preziosi indicatori di un ambiente non ancora compromesso, effettuano degli spostamenti per raggiungere gli stagni dove riprodursi deponendo le uova. Ogni anno i volontari partecipano al salvataggio dei rospi comuni (Bufo bufo) in provincia di Treviso, nel comprensorio del Montello e di Segusino, per sottrarli alle stragi causate dalle automobili che li schiacciano mentre attraversano le strade per raggiungere l'agognato luogo dell'accoppiamento.Sulla strada panoramica del Montello, solo in una sera i volontari hanno salvato dalle ruote delle auto 360 rospi e 270 rane. Ma serve una pattuglia più nutrita di volontari per scortare senza danni i rospi nelle ore notturne. "Invitiamo tutti i cittadini che amano la natura e l'ambiente ad attivarsi munendosi di guanti in lattice, secchi, torce elettriche e giubbotti rifrangenti - afferma Andrea Zanoni, presidente veneto della Lac - per intervenire nei luoghi di migrazione di questi animaletti: si tratta di una esperienza unica che può riservare sorprese e dare molte soddisfazioni".
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