Ieri le mie due gattine di 6 mesi sono state sterilizzate con una ovariectomia, soluzione preferita dal mio fidato ed esperto veterinario vista la giovane età delle pazienti.
Per chi fosse a digiuno di informazioni al riguardo, ecco qui i principali interventi chirurgici esistenti:
Le tecniche più utilizzate sono tre:
- OVARIECTOMIA: si esportano solo le ovaie , in questo modo la gatta non andrà più in calore.
- OVARIOISTERECTOMIA: si esportano sia le ovaie sia l'utero. E' un intervento più complesso e sarà il veterinario a decidere se adottare questa tecnica.
- SALPINGECTOMIA o LEGATURA DELLE TUBE : vengono esportati i condotti che portano gli ovuli dalle ovaie all'utero, in questo modo la gatta continuerà ad andare in calore ma non potrà rimanere incinta.
Nei maschi gli interventi possono essere di 2 tipi:
- ORCHIECTOMIA: esportazione dei testicoli. In questo caso il gatto non manifesterà più il comportamento sessuale.
- VASECTOMIA: chiusura dei condotti che permettono agli spermatozoi di uscire dai testicoli. In questo caso il gatto rimane sterile ma conserva l'istinto di accoppiarsi.
Ho dovuto farle operare per evitare tutte le problematiche legate ai calori e all'eventuale insorgenza di tumori, in passato ho avuto altre due gatte che purtroppo sono state entrambe colpite da tumore alle mammelle, una probabilmente perchè sottoposta per tanti anni alla classica ma per niente salutare punturina anti-calore (eravamo negli anni '80 e ancora non si era informati come adesso) prima della ovaristerectomia totale, la seconda poichè è stata sterilizzata quando aveva già 4 anni.
Attualmente la medicina veterinaria è d'accordo nell'affermare che prima si sterilizzano i gatti e meglio è, ancora meglio poco prima che sviluppino il loro primo calore e quando quindi non ci sono ancora ormoni in circolo, mai comunque prima dei 6 mesi d'età (6 mesi è l'età perfetta), risolvendo problematiche legate a:
- sofferenza dell'animale in calore se gli viene negato l'accoppiamento;
- prole indesiderata e aumento del problema del randagismo;
- insurgenza di tumori all'utero ed alle mammelle.
Nel caso delle mie gattine far togliere l'utero avrebbe comportato un intervento molto più invasivo, con un incisione e tempi di guarigione più lunghi e punti di sutura esterni (e non completamente interni e riassorbibili come nel caso dell'ovariectomia); essendo due sorelline abituate a stare sempre insieme avrei corso il rischio che si togliessero i punti a vicenda.
Togliere le ovaie a gattine giovani fa sì che l'utero non entri mai in funzione e che quindi si atrofizzi naturalmente, rendendo impossibile l'insorgenza di successivi tumori.
Dopo l'operazione sono rimaste dal veterinario fino al loro risveglio, le ho portate a casa ancora frastornate e barcollanti e oggi stanno giù meglio, camminano lentamente ma bene e sono già salite sul letto! :-D
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